Ecco il testo della comunicazione inviata a Raffaele Grassi, Prefetto di Foggia dalle Segretarie Territoriali di Cgil, Cisl e Uil.
“Egregio Prefetto,
le scriventi OO.SS. di Capitanata Le rappresentano tutta la loro preoccupazione rispetto all’applicazione delle direttive del Dpcm in materia di prevenzione e contagio.
Le azioni, infatti, non possono limitarsi a semplici raccomandazioni ma vanno rese pienamente esigibili al fine di sanificare, mettere in sicurezza e riorganizzare tutti i luoghi di lavoro.
L’efficacia dell’azione di contrasto al coronavirus non può prescindere da un confronto e da un accordo tra le parti sociali ad ogni livello, coinvolgendo tra le altre anche le rappresentanze sindacali dei lavoratori.
Riteniamo che laddove non ricorrano le condizioni per dare applicazione al protocollo di sicurezza si debba procedere alla riduzione delle attività produttive, sino alla loro momentanea sospensione utile a determinare le condizioni di sicurezza per le lavoratrici ed i lavoratori.
Solo garantendo la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro si può sconfiggere l’epidemia in corso, condizione questa, per determinare la salvaguardia dell’occupazione e la ripresa dello sviluppo del nostro Paese.
Particolare attenzione deve essere prestata, infine, alle condizioni di quei lavoratori impegnati nei siti dei servizi essenziali pubblici e privati, quali quelli della filiera, agro-alimentare, del commercio (ipermercati etc.), del settore sanitario, dei trasporti e di quei settori produttivi, come quello metalmeccanico che presentano singolare concentrazione di personale particolarmente esposto al pericolo di contagio.
A tal fine, si chiede un incontro al quale siano presenti anche le Organizzazioni datoriali da tenersi anche in video conferenza, considerate le particolari condizioni ambientali.”