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Raddoppio della Lesina-Termoli: Carmeno, Costantino e Ricci chiedono che intervenga il Premier Conte …

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“Si trovi immediatamente una soluzione tecnica precisa in grado di eludere ogni ostacolo che impedisce il completamento dell’opera di raddoppio della tratta ferroviaria Lesina-Termoli. Si convochi immediatamente un tavolo interministeriale alla presenza del Governo, delle Regioni Puglia e Molise e delle forze sociali. L’alta velocità porta vantaggi enormi e non si possono buttare vent’anni di lavoro nel cestino. Nel pieno rispetto ambientale e faunistico, nel rispetto per animali e natura, si trovi una soluzione immediatamente, perché si rischia di cadere in uno spettacolo comico e ridicolo che danneggia tutti”.
È quanto affermano i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Foggia Maurizio Carmeno, Carla Costantino e Gianni Ricci che intervengono con fermezza dopo la decisione del Ministero dell’Ambiente che ha bocciato, in sede di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Adriatica nel tratto compreso tra Lesina e Termoli perché danneggerebbero la salvaguardia del ‘Fautino’, un volatile.
“Non ci si può arrendere davanti ad una decisione che se non fosse assurda e illogica, avrebbe il sapore della beffa. Giustissimo salvaguardare ogni specie animale, giustissimo garantire la sostenibilità ambientale delle grandi opere, ma questo stop va oltre – sottolineano Carmeno, Costantino e Ricci – perché oltrepassa i limiti della logica e sfocia nel danneggiamento e nell’ostruzionismo insensato. Chiamiamo in causa il Presidente del Consiglio Conte perché, mentre il Governo inaugura la stagione dei grandi investimenti infrastrutturali, la decisione del Ministro Costa rischia di scavare un solco profondissimo di diseguaglianza tra Nord e Sud. Troviamo, a questo proposito, assolutamente incoerente che, da un lato, s’inserisca il raddoppio della ‘Bari-Pescara’ tra le opere da sbloccare immediatamente, mentre dall’altro si decide di lasciare la tratta ‘Lesina-Termoli’ a binario unico. Il rischio, è ancora una volta, quello di sprecare milioni di euro senza dare seguito ad una visione organica di sviluppo. La Capitanata ed il nord della Puglia hanno bisogno di opere urgenti, di collegamenti in grado di potenziare il trasporto delle merci e dei prodotti che valgono una fetta di ricchezza, hanno bisogno di interventi in grado di riaccendere il motore economico e di sviluppo e non si possono cancellare sistematicamente tutti gli sforzi spesi per riallineare questa terra alla competitività del Paese e dell’Europa. Aspettiamo una convocazione nelle prossime ore. Si agisca con celerità e con decisione per superare ogni ostacolo che blocca il completamento del raddoppio della Lesina-Termoli” concludono i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil Foggia

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