“Dobbiamo suggerire progetti di intervento per i giovani: è soprattutto per loro che abbiamo il dovere di garantire il ‘Pane che sostiene i cuori’. Lavoro unisce giustezza e giustizia sociale”. Carla Costantino, Segretario Generale della CISL di Foggia, consegna a Mons. Checchinato lettera di riflessioni. Invitata dal Vescovo di San Severo alla Messa per Giornata del Ringraziamento –
Celebrazione Eucaristica nella cattedrale di San Severo con il Vescovo Mons. Giovanni Checchinato in vista della Giornata del ringraziamento, il cui tema quest’anno è ‘Dalla terra e dal lavoro: pane per la vita’.
Alla messa, promossa dall’Ufficio diocesano di Pastorale sociale e del lavoro, è stata invitata Carla Costantino Segretario Generale della CISL di Foggia, oltre le locali associazioni di categoria del mondo agricolo.
Carla Costantino ha consegnato una lettera di riflessioni nelle mani di Mons. Checchinato, un documento stilato sui contenuti del Messaggio della Commissione Episcopale CEI ‘per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace’.
Ecco il testo integrale della lettera.
«Nell’Eucarestia viene spezzato il pane: è la Comunione, fondamento di vita, centro dell’esistenza umana. Il pane nel suo significato più vero, ovvero come comunione, come essenza di comunità.
Ecco, è partendo dal pane, dal ‘fare comunione’ che voglio riflettere per accostare il ‘pane di comunione’ al pane di comunità.
E’ un pane di una comunità che è tenuta insieme ed è unita da quel collante nevralgico, fondamentale ed essenziale rappresentato dal lavoro.
La Cisl è una confederazione di cattolici, come insegna la storia e come sappiamo da Giulio Pastore, fondatore della Cisl, che volle un sindacato dichiaratamente di ispirazione cattolica, che poi, nel tempo, ha trovato linfa e motivazioni certe nella Dottrina Sociale della Chiesa.
Nel Messaggio della 69ª Giornata nazionale del Ringraziamento consegnato dalla Commissione Episcopale CEI per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace leggiamo di un Pane spezzato per la fraternità e per la pace e di un Pane di vita, pane di giustizia.
E’ proprio così.
Il lavoro è centrale nella vita di ognuno di noi perché il lavoro non solo garantisce il pane ma conferisce ed assicura dignità di persona ad ogni individuo.
Sono, infatti, i tratti salienti che accumunano cattolicesimo e Cisl, sono le linee del cammino di fede e dell’impegno sindacale, sono i fondamenti dell’amore cristiano e del mandato sindacale ad essere bagaglio imprescindibile per l’opera prestata quotidianamente da ogni cislino.
Impegnarsi per favorire il lavoro è compito di ogni sindacalista della Cisl, nella stessa misura in cui dare aiuto agli altri è il fondamento del vivere di ogni cristiano.
Nel ‘Pane di Comunione’ troviamo cristallizzata la natura congenita di ogni uomo, perciò anche di ogni sindacalista: impegnarsi per gli altri, tutelare i diritti naturali ed essenziali come il lavoro che porta il pane, assecondare l’impulso determinante che viene dall’anima di ‘spendersi’ per gli altri, di fare ed adoperarsi con carità che non è elemosina, ma donare una parte di se a chi chiede aiuto.
Io credo in tutto questo, perché sono cattolica, prima ancora di essere donna sindacalista.
Ed è per questo che il Messaggio della Commissione Episcopale della CEI, il messaggio di voi Vescovi che siete i nostri ‘pastori della vita’ sembra scritto per me e per tutte le donne e tutti gli uomini che hanno il compito di ‘fare sindacato’ ogni giorno.
Nel Messaggio del ‘Pane che sostiene il cuore’ dobbiamo trovare, anche, la forza fare nuovo sindacato sociale, intercettando le sacche del bisogno, raccogliendo le esigenze del territorio ed adoperandoci per individuare strade che possano favorire il lavoro.
Dobbiamo suggerire progetti e programmi di intervento che abbiano a cuore i giovani, perché è soprattutto per loro che abbiamo il dovere di garantire il ‘Pane che sostiene i cuori’.
Adoperarci per favorire il lavoro deve essere il nostro vivere da cattolici sindacalisti, perché così possiamo favorire la Comunione vera, il vivere della comunità chiamata territorio.
E’ scritto nel Messaggio ‘Si disegna una dinamica di convivialità fraterna che spesso si realizza anche nell’incontro tra realtà culturalmente differenti, quando attorno alla diversità condivisa dei pani si creano momenti di unità. Allora emerge con chiarezza che il pane è anche germe di pace, generatore di vita assieme’.
Queste parole sono base e fondamento per ogni cislino.
La pace della convivenza attraverso il lavoro per unire giustezza a giustizia sociale e riconoscere dignità alla persona.
In pratica, farsi testimoni solidali perché ‘Il pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, diventi alimento di vita, di dignità e di solidarietà’.»