Yaya ha il sogno di diventare un bravo pizzaiolo, per poi tornare nella sua Guinea
ed aprire una ‘Pizzeria Italiana’.
Mohammed vuole diventare il titolare di un ristorante che offra il Kebab in molte varianti.
Sono due esempi del corso di formazione
promosso dalla FAI CISL, testimonianza di multirazzialità reale, per provare a rendere praticabile un sano progetto di integrazione.
“La formazione mirata rende possibili sia l’integrazione, sia l’acquisizione di competenze che possono aiutare in una nuova vita nel paese di origine – afferma Carla Costantino, Segretario Generale della CISL di Foggia – I ragazzi che frequentano il corso, programmato dalla FAI Cisl di Foggia, hanno il desiderio di aprire attività gastronomiche nei loro paesi di origine. Noi abbiamo intercettato la possibilità di dare a loro una opportunità.”
Eppure la realtà straniera in Capitanata è sinonimo costante di emergenza.
Non tutto è chiaro, non tutto è come sembra,
ad esempio, nell’inferno della pista di Borgo Mezzanone.
“Siamo presenti sistematicamente nella ‘pista’ con ‘Diritti in Movimento’ la nostra unità mobile che presta assistenza medica e tutela legale – dice Lorenzo Di Varsavia, Segretario Generale della FAI Cisl di Foggia – I dati in nostro possesso parlano di una grande maggioranza di stranieri regolari che vogliono vivere una vita più dignitosa. La scelta della ‘pista’, che va sgomberata certamente per evitare l’illegalità, è una scelta dettata per non perdere il lavoro ed un minimo di rapporti sociali. Va trovata una alternativa legale”.
“Sull’emergenza dell’ex ‘pista’ di Borgo Mezzanone, credo che vada praticata una soluzione per tutti i regolari che hanno diritto ad una vita dignitosa – aggiunge Carla Costantino – Condivido il pensiero del Procuratore della Repubblica Vaccaro quando dice che la risposta debba essere di tipo culturale e progettuale”.
Il camper ‘Diritti in Movimento’, che si vede nelle foto in esclusiva della ‘pista’ di Borgo Mezzanone, è un progetto voluto dalla FAI Cisl in collaborazione con l’Anolf e la Onlus Solidaunia del dottor Antonio Scopelliti.